L'iperidrosi

L'iperidrosi è una condizione caratterizzata da un aumento di produzione di sudore che non è proporzionato alle richieste di termoregolazione o comunque alle necessità ambientali.

Con il termine bromidrosi invece si intende la presenza di un cattivo odore che compare a livello ascellare, plantare o inguinale.

Per parlare di iperidrosi e bromidrosi è bene ricordare che sulla pelle ci sono due tipi fondamentali di ghiandole sudoripare: le ghiandole eccrine e le ghiandole apocrine. Le ghiandole eccrine si trovano su tutta la superficie corporea mentre le ghiandole sudoripare apocrine si trovano solo in alcune aree: le ascelle le areole mammarie la zona periombelicale e le aree anogenitali.

Sia le ghiandole eccrine che le apocrine sono ghiandole tubulari semplici con la parte più profonda avvolta a gomitolo; tuttavia mentre le ghiandole eccrine riversano il loro contenuto direttamente sulla superficie cutanea quelle apocrine le riversano le follicolo pilifero.

La funzione dei due tipi ghiandolari è diversa: le ghiandole eccrine secernono il sudore, liquido chiaro essenzialmente inodore ed incolore la cui funzione è essenzialmente termoregolatoria e solo secondariamente emuntoria.

Le ghiandole apocrine, a riposo fino alla pubertà, producono invece un sudore più denso (anche perché la secrezione avviene per decapitazione delle cellule della ghiandola) la cui funzione è probabilmente collegata alla attrazione sessuale anche se questa funzione, mediata dai ferormoni, è in gran parte perduta nell’uomo.

IPERIDROSI

L'iperidrosi, cioè l’eccessiva produzione di sudore, può essere localizzata o generalizzata. La forma più comune è quella localizzata che interessa circa il 3% della popolazione e si manifesta ugualmente maschi e femmmine.

Le cause sono poco conosciute; una ipotesi è possibile l'eccessiva sudorazione sia dovuta ad una iperattività del sistema nervoso autonomo ed in particolare delle fibre colinergiche che innervano le ghiandole eccrine.

L’iperidrosi può essere suddivisa essenzialmente in due tipi: l’iperidrosi essenziale e l’iperidrosi secondaria. L’iperidrosi essenziale è correlata ad una eccessiva risposta della ghiandole sudoripare a stimoli termici o emozionali.

Tipicamente si riduce o scompare nel sonno ed infatti la presenza di una sudorazione notturna non spiegata da febbre o temperature particolarmente elevate deve sempre far pensare ad forma di iperidrosi secondaria cioè correlata ad una patologia di base (Morbo di Hodgkin, Brucellosi, ipertiroidismo).

L’iperidrosi essenziale può anche essere differenziata in base alla sede corporea interessata, si distinguono infatti le iperidrosi palmare, plantare e ascellare che possono manifestarsi isolatamente o in associazione.

E‘ interessante notare che mentre la iperidrosi ascellare è più spesso correlata alla temperatura ambientale la iperidrosi palmo plantare, che risente certamente della temperatura, ha una elevata correlazione con stati ansiosi o con la difficoltà di gestire lo stress.

L’iperidrosi pur essendo una condizione non pericolosa per la salute fisica rappresenta, in particolare nella nostra società, un problema relazionale di grande importanza che spesso insorge nella prima adolescenza, in un momento quindi in cui è fondamentale strutturare una adeguata visione di se e del proprio corpo. L'iperidrosi rappresenta quindi una condizione che altera pesantemente la qualità di vita dei pazienti fino a rappresentare un vero e proprio ostacolo alla vita lavorativa e sociale.

L' approccio passa attraverso una iniziale valutazione anamnestica per escludere rare ma possibili cause sistemiche.

Una diagnosi di iperidrosi idiopatica può esse fatta se sono presenti almeno due fra le seguenti condizioni:

- Sudorazione bilaterale e simmetrica

- Interferenza sulle attività quotidiane

- Almeno un episodio a settimana

- Esordio prima dei 25 anni

- Anamnesi familiare positiva

- La sudorazione cessa durante il sonno

L'approccio alla terapia della iperidrosi può essere fatto per step successivi.

La terapia utilizzata più comunemente è quella topica con sostanze antitraspiranti il cui meccanismo di azione si basa sulla precipitazione di sali di alluminio negli sbocchi delle ghiandole e dei follicoli piliferi.

Molti prodotti da supermercato contengono cloruro di alluminio mentre prodotti di maggior efficacia contengono cloruro di alluminio idrato.

La sostanza più efficace come antitraspirante è il cloruro di alluminio esaidrato utilizzabile a concentrazioni fra il 10 e il 35% a seconda delle sedi da trattare e della tollerabilità.

L'effetto collaterale più comune è l'irritazione che può essere controllata con l'applicazione di un cortisonico di I o II classe Per l'iperidrosi plantare i migliori risultati si ottengono facendo applicare una soluzione alcolica di alluminio cloruro esaidrato al 25% alla sera dopo aver lavato e ben asciugato i piedi; nell'arco di alcuni giorni la terapia conduce ad un buon controllo della sudorazione.

Una terapia molto efficace è la ionoforesi che consiste nel trattare le aree interessate dalla iperidrosi con una corrente a bassa intensità. Con un meccanismo non del tutto chiarito dopo un periodo di terapia di circa 12-15 giorni (ed una fase di iniziale peggioramento) la ionoforesi inibisce la sudorazione anche per alcune settimane e l'efficacia può essere mantenuta con applicazioni più saltuarie.

Gli effetti collaterali sono l'irritazione della cute e la possibilità della comparsa di una iperidrosi compensatoria in altre aree cutanee. Aspetti che rendono questa terapia spesso poco gradita ai pazienti sono il costo dello strumento (250-600 euro) e la durata delle sedute che è di circa un'ora.

Attualmente la terapia più a la page per la iperidrosi è la infiltrazione delle zone interessate con tossina botulinica A.

La terapia è estremamente efficace e una singola sessione di terapia è in grado di inibire la sudorazione per alcuni mesi.

Il problema principale posto dalla tossina botulinica, oltre ai possibili effetti collaterali a breve termine tutto sommato non particolarmente severi, è legato al dolore della infiltrazione, in particolare in sede palmo plantare che è gestibile efficacemente solo con una anestesia tronculare.

Da non dimenticare infine il costo della terapia (circa 500 euro per sede trattata) che rende questa terapia non sostenibile da tutti.

In caso di forme gravi di iperidrosi ascellare o palmare si possono anche utilizzare farmaci anticolinergici sistemici che tuttavia, alle dosi necessarie per controllare la sudorazione, sono scarsamente tollerati per i loro effetti collaterali (bocca secca, ritenzione urinaria, cefalea) e inoltre non hanno una indicazione per questa patologia.

L'ultima e più aggressiva terapia per la iperidrosi si avvale di tecniche di chirurgica toracica con l'obiettivo di attuare una lisi, a livello dei gangli spinali, delle fibre che innervano le ghiandole sudoripare. Ovviamente questa forma di terapia per costi, invasività e possibili effetti collaterali è da riservare a caso selezionati.

BROMIDROSI

Da non confondere con la iperidrosi, anche se spesso ad essa correlata, la bromidrosi è una condizione in cui si ha lo sviluppo di cattivo odore a partire da alcune aree del corpo. Le aree più interessate sono le ascelle, i piedi e meno frequentemente le aree genitali.

Molti studi hanno dimostrato che la bromidrosi è correlata alla quantità ed ai tipi di batteri presenti sulla cute. Il sudore infatti è essenzialmente inodore, a parte casi particolari di secrezione nel sudore di sostanze derivate da cibi il più comune dei quali è l'aglio.

Il sudore tuttavia pur essendo per se inodore contribuisce a creare una ambiente umido favorevole per lo sviluppo di batteri che possono digerire sia la cheratina sia sostanze grasse derivate dalla secrezione delle ghiandole apocrine e generare così molecole volatiti responsabili del cattivo odore. Anche la presenza di peli, ad esempio nelle ascelle, creando una superficie sulla quale i batteri possono agevolmente proliferare, possono essere un fattore di peggioramento della bromidrosi.

Per questo la bromidrosi può essere solo parzialmente controllata dagli antitraspiranti; più efficaci sono invece i detergenti antisettici o in altri casi, come nella cheratolisi punctata, gli antibiotici topici.

Take home messages

L’iperidrosi essenziale è una esagerata risposta sudorale a normali stimoli termici o emotivi.

La terapia di prima linea per la iperidrosi si basa su prodotti contenenti sali di alluminio idrato.

La bromidrosi è dovuta alla biotrasformazione di molecole organiche da parte dei batteri.